Questo progetto per la riqualificazione degli spazi e delle facciate del fronte sud del MiCo non ha timore di proporre una soluzione che vuole affrontare concretamente le questioni poste dal bando, attraverso una risposta che guarda al sistema urbano come dato fondamentale sul quale operare.
Lo stato attuale dei luoghi fornisce dei dati certi sui quali riflettere che sono riconducibili ai temi riguardanti la quota, la promiscuità d’uso degli spazi, la mancanza di sicurezza e l’eccessiva presenza di troppi elementi eterogenei. Tutto questo restituisce percettivamente un luogo “ostile”, che si attraversa e si usa malvolentieri perché non vi è una chiara distinzione tra uso pedonale e carrabile. Il luogo del lavoro e quello del pedone vivono in una strana forma ibrida totalmente inefficace per lo svolgersi delle attività. La proposta vuole, attraverso poche ma chiare azioni progettuali, dare ordine e senso a uno spazio che con l’intervento di CityLife acquisisce un’importanza urbana rilevante.
La quota pedonale e quella del movimento su gomma devono essere distinte e poste su livelli differenti attraverso la realizzazione di un percorso pensile, un ponte abitato, che connetta il fronte di via Gattamelata e quello di Viale Eginardo attraversando la piazza sottostante la “Cometa” progettata da Mario Bellini e restituendole il ruolo urbano che merita. La nuova porta su via Gattamelata regola e separa i due flussi e definisce una piazza controllata che rappresenta il raccordo tra le due quote della città. Le facciate risolvono con un disegno sobrio i fronti degli edifici involucrando tutti gli elementi tecnici presenti e diventano al contempo scenografia urbana, facciate dinamiche che si modificano nelle diverse ore del giorno.
Progetto
Giuliano Valeri (capogruppo)
Alessio Clarizio, Francesca Marino, Silvia Pinci, Lorenzo Procaccini (progettisti)
Camilla Peraino (collaboratore)
